L’estate, si sa, è il periodo più gettonato per fare i lavori che durante l’anno non si trova il tempo (né la voglia) di fare. Tra questi c’è sicuramente il rinnovamento dei serramenti in legno che, ogni 4/6 anni circa, hanno necessità di essere rinnovati con prodotti appositi come impregnanti e flatting. Se li hai lasciati indietro in agosto, non temere, sei ancora in tempo!
Ecco i nostri consigli su come scegliere impregnanti & Co per ogni necessità, caso o situazione.
Impregnante all’acqua o a solvente? In commercio ci sono davvero tanti prodotti, sia nella grande distribuzione che nel colorificio sotto casa e, qualunque sia la scelta della marca, vi troverete davanti ad un primo dubbio: ad acqua o solvente?
Abbiamo rivolto questa domanda a Davide De Francesco, Responsabile Marketing di V33 Italia, azienda nata come specializzata nella produzione di vernici per il legno e oggi con un’offerta molto ampia di prodotti vernicianti. “Una prima scelta è dettata dal luogo, per gli interni la scelta da prediligere sono prodotti all’acqua, in parte per una questione di odore ma anche perché contengono una quantità minore di Cov (composti organici volatili) e sono quindi meno dannosi per la salute. Per i lavori in esterno invece bene i prodotti all’acqua che hanno un’ottima resistenza anche se, in caso di elementi con forte esposizione solare e alle intemperie, un prodotto a solvente è in grado di proteggere maggiormente la superficie grazie ad un contenuto maggiore di resine”.
Un’altra differenza tra gli impregnanti ad acqua e solvente è nei tempi di asciugatura. I prodotti all’acqua essiccano più velocemente, riducendo quindi i tempi di posa. Tuttavia si può avere la necessità di tempi più lunghi, per esempio per grandi superfici, in questo caso meglio un prodotto a solvente.
Una volta scelto il prodotto si passa all’operatività. Due mani, a distanza di 8 ore una dall’altra sono sufficienti per avere un’ottima protezione.
Spesso l’impegnante è accompagnato dal flatting per dare una maggiore protezione e un effetto più brillante alla superficie. Lo si stende dopo l’impregnante ed è un prodotto incolore. Come ci spiega Davide “il flatting è utile e necessario quando vogliamo schermare maggiormente il legno, quindi è consigliato se si hanno superfici che si rovinano più di altre. Att
enzione però, il flatting a differenza dell’impregnante, con il tempo si sfoglia lasciando un effetto piuttosto antiestetico. Se si vuole comunque ottenere un effetto satinato con gli impregnanti è sufficiente stendere due mani di prodotto, in questo caso la superficie viene protetta maggiormente e si ottiene anche una finitura semilucida”.
Una volta completato il lavoro potete archiviare gli attrezzi, per almeno 4/6 anni in condizioni climatiche normali i vostri serramenti in legno saranno protetti. Se volete soluzioni più durature trovate in commercio prodotti a lunga tenuta (8 e 10 anni) che assicurano una protezione maggiore nel tempo. In questo caso, continua Davide, “si tratta di prodotti di alta gamma che contengono resine e pigmenti di alta qualità; tuttavia per una cura migliore del legno, consiglio di passare un impregnante o rinnovare con il flatting ogni 4/6 anni mentre per chi ha esigenze di schermare dai Raggi UV, per serramenti molto esposti ai raggi solari, meglio utilizzare un prodotto come il protettivo completo incolore anti-uv di V33, che contiene un’alta concentrazione di agenti in grado di resistere al sole”.
Ora che (speriamo!) è tutto più chiaro, non vi rimane altro scegliere l’impregnante più adatto alle vostre esigenze.