Abbiamo fatto 4 domande scomode alle più importanti figure delle aziende del settore vernici, per farvi conoscere il loro lato “umano”.
Ogni mese ne raccontiamo una, anzi, saranno loro a raccontarsi in un selfie “narrante”.
Teresa De Luca, Product Manager V33 Italia
Quale è il miglior investimento mai fatto per la tua azienda.
Forse nessuno sa che fino a 10 anni fa eravamo semplicemente dei ri-distributori di prodotti vernicianti della nostra casa madre francese. Oggi, invece, siamo diventati un’azienda autonoma con una propria Vision, Mission e una strategia chiara e ben definita. Questo ha implicato, senza alcun dubbio, degli sforzi monetari, e non solo, necessari a rafforzare e consolidare quello che è la base del nostro successo, il capitale umano. Dunque, abbiamo dato vita a un’organizzazione ben strutturata e allo stesso tempo snella e veloce. Una struttura che ci ha permesso di essere riconosciuti come partner di valore nel mercato delle vernici, ed essere presenti sugli scaffali delle migliori insegne della grande distribuzione e dei punti di vendita specializzati e professionali, quali colorifici e ferramenta.
Che consiglio daresti, con l’esperienza di oggi, al “te” ventenne.
In realtà sono due i consigli che vorrei dare: 1) Non fermarsi mai davanti alle prime difficoltà. “Per ogni problema, esiste una soluzione!” 2) Non esiste miglior cosa che farsi guidare dalle proprie passioni. Importantissimo per poter alzarsi alla mattina e andare motivati in ufficio. Bisogna ricordarsi che ¾ del nostro tempo lo spendiamo a lavoro.
C’è stato un prodotto/un progetto partito negativamente e che si è trasformato poi un un’opportunità o in un successo?
Certamente, e non c’è né stato solo uno. Ma tra tutti, quello più impegnativo e complesso è stato lo sviluppo del nostro primo e innovativo sistema tintometrico Creare Colore. Un progetto ideato e pensato 5 anni fa, e che con gran fatica e impegno a tutti i livelli, alla fine del 2018 è diventato realtà. Un progetto che ci sta dando delle grandissime soddisfazioni e che ci darà modo di fare crescere il nostro business.
Con quale prodotto della tua azienda ti identifichi di più e perchè.
Beh, senza ombra di dubbio il Vetrificatore. V33 nasce dalla geniale idea imprenditoriale di far diventare mainstream un prodotto professionale per la cura del parquet: un vetrificatore di altissima qualità e con il 33% della durezza del vetro. Ecco spiegate le origini del nome V33.
Vuoi saperne di più? Scopri i prodotti su www.v33.it
Da qualche mese si è concluso il cantiere del centro diurno per disabili di Via Cherasco a Milano, “preso di mira” dal progetto Coloraid.
Un progetto promosso da Hobby & Colore e Radio Colore con Anvides, che ha visto la collaborazione preziosa di tante aziende del settore delle vernici e anche del nostro supporto, per la parte più decorativa.
Sarebbe stato impossibile realizzare tutto da soli in una settimana senza l’aiuto dei giovani studenti volontari del Liceo Scientifico milanese Alessandro Volta che hanno partecipato e dato il loro contributo.
Abbiamo cercato di riassumere i momenti più importanti in questo video, che racconto più delle parole l’importante lavoro realizzato.
Buona visione!
Se il progetto ti ha incuriosito e vuoi saperne di più: https://www.radiocolore.it/iniziativa/coloraid/
Siamo sempre emozionate quando annunciamo nuove partnership, e anche in questo caso, siamo molto felici di condividere questa news con voi che ci leggete.
Essere partner significa, prima di tutto, sposare una filosofia e condividere degli obiettivi che, almeno in parte, sono comuni.
Con FEL, il Festival dell’Edilizia Leggera, li condividiamo praticamente tutti.
Il nostro impegno come decoratrici ed esperte di colore, sarà quello di dare un contributo su tematiche specifiche che riguardano la nostra esperienza, nel modo più possibile formativo per gli operatori del settore.
FEL non è solo un luogo virtuale dove formarsi, ma è anche una fiera che quest’anno si terrà a Bari dal 24 al 26 ottobre presso la Fiera del Levante.
Dedicato al settore professionale del colore e dell’edilizia leggera, il Festival è in grado di mettere in comunicazione tra loro le grandi categorie del mondo professionale: l’azienda produttrice, il distributore, la rivendita professionale e l’applicatore artigiano/impresa.
Vuoi leggerci? Guarda qui!
Abbiamo scoperto questo progetto di restyling della Sig.ra Carmen e vogliamo condividerlo con voi, perché ricco di spunti e idee creative che vedono pezzi antichi appartenuti alla nonna trovare nuova vita all’interno di un ambiente moderno, fresco e di gran gusto.
Per raccontarvelo, abbiamo deciso di intervistare la persona che lo ha pensato. Le abbiamo chiesto di guidarci “in casa sua”, in Salento, dove coltiva e produce con passione l’olio extra vergine di oliva Terre di Carmen, e raccontarci come sono nate queste idee. Siamo certe che troverete anche voi spunti utili per i vostri restyling.
Sig.ra Carmen, ci racconta come mai la scelta di inserire dei pezzi recuperati e di non comprarne di nuovi? A vedere l’ambiente moderno e curato in ogni dettaglio, sarebbe stato molto più semplice inserire una sedia o un lampadario all’ultima moda. Ho deciso di recuperare i mobili per vari motivi: prima di tutto per una questione affettiva. Mia suocera, alla quale ero molto affezionata, è purtroppo venuta a mancare proprio quando stavo per iniziare ad arredare la casa delle vacanze. Inoltre, mi è sempre piaciuto abbinare ad un arredamento moderno degli oggetti o mobili antichi, anche se non particolarmente preziosi: trovo che diano all’ambiente un mood particolarmente caldo e personale.
Quali sono stati gli interventi più “difficili”? Sono stata ostacolata dalle mie figlie per l’inserimento del cassettone anni cinquanta nella zona entrata vista salotto, ma quando l’hanno visto ambientato, non banalmente, ma in modo innovativo e alternativo sono state d’accordo con la mia scelta.
Ci racconta in poche righe la scelta decorativa delle sedie? Ci è catturato il fatto che siano tutte diverse. Sono stata ispirata dalle poltrone che si vedono negli show room o nelle riviste patinate di arredamento, stile patchwork, che peraltro non costano nemmeno poco nei negozi. Quindi mi sono detta “perché non posso recuperare le sedie della nonna dandole un tocco originale?” Ma non è finita qui: non sono andata ad acquistare i tessuti, ho rovistato nel sacco dei ritagli di una mia amica che ha un laboratorio di confezionamento imbottiture e con pazienza ho messo insieme gli abbinamenti che più mi piacevano.
Vuol dare qualche consiglio ai nostri lettori che desiderano recuperare oggetti della nonna per inserirli in modo armonico nelle loro case? Certo, volentieri! Prima di buttare via qualsiasi cosa, pensateci bene, se avete lo spazio conservatela, prima o poi vi può venire l’ispirazione giusta.
Un altro suggerimento, a mio avviso, è quello di fare più attenzione ai colori: non devono mai stonare tra di loro. Tra gli oggetti e l’arredamento ci deve essere armonia e va trovato il giusto bilanciamento.
Qualche settimana fa dalla redazione di Colore e Hobby e Radio Colore ci è arrivata la richiesta di partecipare ad un progetto sociale di grande valore: in sintesi ci è stato chiesto di dare nuova vita ad arredi malconci e di fortuna per una casa famiglia che accoglie persone con disagio sociale.
Abbiamo detto subito sì e ci siamo impegnate affinché potessimo dare davvero un contributo con le nostre mani e la nostra progettualità per migliorare, grazie al colore, la vita delle persone.
Giovedi scorso, 21 giugno, con pennelli e rulli alla mano, abbiamo iniziato i lavori. Grazie ad una squadra pronta ad accogliere le nostre idee, abbiamo trovato un cantiere in fermento dove ragazzi volenterosi del Liceo Scientifico G.B.Grassi di Saronno, guidati dal professionista Giovanni Napolitano, hanno dato davvero una nuova vita a locali anonimi e malconci. Grazie al loro aiuto, siamo riuscite a portare a termine tanti lavori che in due giorni, da sole, non saremmo mai riuscite a realizzare. Ragazzi e ragazze che, felici di apprendere le nozioni teoriche e tecniche che gli abbiamo dato, hanno imparato anche piccoli trucchi decorativi che potrebbero tornargli utili in futuro.
Ma partiamo dall’inizio: l’obiettivo del progetto è stato quello di rinnovare totalmente gli spazi SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) gestiti dalla cooperativa Intrecci, destinati all’accoglienza di persone rifugiate.
La nostra mission è stata quella di rendere armonici gli arredi con i colori scelti per le pareti, tutte tonalità calde e accoglienti, pensate per creare quell’atmosfera di calore e serenità. Sabbia, gialli e arancioni sono stati i colori scelti e dominanti, con tocchi di carta da parati luminose e raffinate.
Ma cosa ha fatto la Coloratrice?
Il progetto più grande è stato il restyling della cucina, particolarmente rovinata ed anonima. L’abbiamo stravolta colorandola di un giallo accesso con dello smalto spray resistente, dando prima una mano di fondo per far aggrappare perfettamente la vernice. Dove mancava un’antina ha trovato posto una tendina dai colori accesi rossa e gialla e, tocco finale, sono state inserite sui bordi dei cassetti, particolarmente rovinati, delle bacchette in acciaio.
Oltre alla cucina abbiamo scelto alcuni arredi su cui intervenire, così due comodini da marroni sono diventati azzurri per una camera da letto, una scrivania ha preso nuova vita con un tocco di colore sui cassetti e ancora, le pareti sono state decorate con stencil divertenti, per dare un tocco creativo anche alle camere da letto. Anche all’esterno abbiamo dato il nostro contributo, colorando con dello smalto, gli arredi esterni in ferro.
Davvero non ci credi che abbiamo fatto tutto questo? Allora guarda la GALLERY!
Siamo particolarmente soddisfatte di aver partecipato a questo progetto e, inutile dirlo, grazie a Colore e Hobby che ci ha coinvolte, scegliendoci per dare un nostro tocco personale. Un grazie anche a Nespoli Group che ci ha sostenuto nel progetto con il loro materiale rulli, pennelli, vaschette e vernici spray.
Colore e Hobby ci ha chiesto cosa ne pensiamo di decorazione e noi abbiamo detto la nostra…
Per noi decorazione è quell’espressione visiva della
personalità dell’individuo, che si traduce in realtà grazie a colore, texture e
materiali.
I nostri effetti decorativi preferiti sono, attualmente, quelli materici, quelli in cui possiamo dare anche una nostra interpretazione e farli così diventare unici.
Ma anche i metallizzati e effetti che ricordano materiali ferrosi, ossidati.
Si possono mixare materiali diversi?
Mixare materiali, e a volte anche stili, è un’operazione tutt’altro che banale. In linea generale cerchiamo di mettere in evidenza una o due pareti abbinando al resto un effetto a supporto – qualunque sia il materiale – che possa valorizzare un solo elemento decorativo. La difficoltà è calibrare tutti gli elementi per aver un risultato finale armonico.
Questo e molto altro lo trovate su Colore e Hobby di Maggio.
La cucina bianca è una soluzione perfetta per chi ama i colori chiari e vuole avere un arredo che illumini l’ambiente, soprattutto nelle finiture laccate. Nelle cucine moderne è un colore molto utilizzato, con grande successo.
Spesso capita, quando si opta per una cucina bianca, che la scelta dei colori da mettere alle pareti diventi una fase piuttosto complessa. Il rischio di rendere l’ambiente asettico o davvero troppo chiaro, è dietro l’angolo. Il bianco potrebbe sembrare un colore facile da abbinare, e lo è se si evita di scegliere arredi o accessori bianchi. Le sfumature di questo colore sono davvero infinite e l’errore in cui spesso si cade è acquistare tutto bianco, per poi accorgersi che in realtà i bianchi non sono tutti uguali.
Quali colori è meglio usare alle pareti se si vuole illuminare e valorizzare la cucina?
Se si vuole creare un effetto scatola si può giocare su tonalità molto chiare, prediligendo colori pastello, che spaziano dalle tonalità dei bianchi caldi fino a quelle più fredde dei grigi, sempre molto chiari e magari con finiture perlate, che riflettono la luce.
Le soluzioni con colori più scuri, quando si sceglie una cucina bianca, sono pressoché infinite. Se si ha molta illuminazione, sia naturale che artificiale, si possono osare colori anche molto intensi.
Per chi invece cerca una soluzione che allo stesso tempo valorizzi una cucina bianca ma non vuole osare con colori decisi, i grigi caldi sono ad esempio perfetti, sono colori neutri che valorizzano il bianco. Via libera anche a gialli solari, gialli verdi nelle tonalità più soft, quindi più pastello o azzurri polvere, nelle tonalità però che virano verso i grigi.
Palette colori per una cucina bianca
La cucina è di Snaidero in particolare questo modello si chiama OLA20. Il design morbido (non ci sono praticamente spigoli) ma molto distintivo la rende una cucina davvero particolare. La firma di Pininfarina è poi evidente nei dettagli della gamba dell’isola e della penisola.
Quattro partner di tutto rispetto si alleano per un progetto che vale la pena raccontare.
Si chiama Art Color Bike e vede Contexto (agenzia milanese di editoria e comunicazione) in collaborazione con il Comune di Milano, l’Accademia di Belle Arti di Brera e Oikos, dare vita a un progetto che, utilizzando l’arte come strumento sociale, vuole promuovere valori come il rispetto dell’ambiente, i consumi consapevoli e la mobilità sostenibile.
La bicicletta è il pretesto (e il soggetto) scelto per farci ragionare sulla mobilità di oggi. Io stessa arrivando alla conferenza stampa in biclietta – per essere in tema!- mi sono resa conto di quanto sia necessario ripensare a tutti i livelli la mobilità.
L’arte ha anche la funzione di farci – per lo meno – pensare, e le opere dei 12 studenti dell’Accademia di Brera (peccato non essere ancora in corso…) colgono appieno questa necessità. Capitanati da un eccellente Dany Vescovi, docente dell’Accademia di Brera ma anche finissimo artista, le opere smantellano la bicicletta in quanto tale e aprono nuove suggestioni, più o meno personali.
Per chi si è perso la mostra, può recuperare nei prossimi mesi. Le opere infatti saranno ospitate presso la Galleria Comunale d’Arte “Leonardo Da Vinci” di Cesenatico, dal 14 al 20 maggio, dove daranno lustro alla rinomata Nove Colli di ciclismo, e torneranno a Milano, presso l’Orto Botanico di Brera, dal 29 giugno all’1 luglio 2018.
Francesca
Chi ci segue sui social ha già visto in tempo reale quello che ci è piaciuto di più in fatto di trend decorativi scovati alla sempre frizzante Homi, la fiera degli stili di vita.
Per chi se lo è perso sui social, ecco la hit parade de La Coloratrice, le cinque cose che hanno attirato di più la nostra attenzione.
1) Iniziamo con il vero trend 2018 proposto in tantissime versioni. Quest’anno vedremo ovunque cactus e filodendri. Cactus in cucina, sui tessili d’arredo, nei quadri decorativi, sui paraventi. Ovunque! Come in questi accessori proposti da L’Oca Nera.
Il verde, ma soprattutto la natura, rientra a gamba tesa nelle nostre case, portando una ventata di freschezza e di relax.
Ci voleva!
2) Tieni il tempo a ritmo di novità. Due cose abbiamo adorato su tutte. Una la propone l’Oca Nera, originali orologi da parete, con stampe personalizzabili o da scegliere a catalogo. Proposte in due versioni, una più piccola e una XL.
Per noi sono una delle novità più belle della fiera.
Sempre orologi ma con un concetto totalmente differente sono quelli proposti da Progetti. Piccole sculture in grado di dare un tocco di originalità alla casa.
Curate anche nei più piccoli dettagli, guardare l’ora sarà sicuramente più piacevole con questi orologi.
3) La luci che decorano.
Una proposta molto carina per decorare la camera dei bambini con originalità sono le ghirlande luminose di Cobo. Belle perchè puoi mixare i colori che preferisci, in poche mosse si crea la ghirlanda personalizzata.
Sono leggere e colorate: i bambini ameranno averle in camera.
Puoi acquistarle anche online qui: www.coboshop.com
4) Rosa e giallo, che accoppiata! In fatto di colori questo è uno degli abbinamenti che ci sono piaciuti di più, stile geometrico e colori soft, perfetti per la primavera. Il giallo dona energia, abbinato ad un rosa che dona serenità.
Accoppiata vincente!
5) Stufo dei soliti quadri d’arredo? Ci pensa IXXI. Rivoluziona con un tocco creativo una stampa banale. Come? Dividendo in tanti quadratini l’immagine, ricreando un pattern originale e leggero. Noi abbiamo adorato questa stampa un pò fiamminga. Scopri tutti i design di IXXI
Ci vediamo a settembre al prossimo HOMI!
Ci piace condividere idee di restyling ma quando veniamo a conoscenza di progetti che, attraverso il colore, possono rendere la vita più facile a qualcuno, bè, in questo caso abbiamo il grandissimo piacere di parlarne.
Si tratta di Coloraid, un percorso che prevede una serie di interventi di riqualificazione e riprogettazione cromatica di spazi con funzione sociale. Il presupposto da cui nasce ColorAid è che un ambiente sano, confortevole, ordinato, non degradato e, soprattutto, colorato aiuti il benessere psicologico di chi lo vive.
Coloraid, che già dal nome racchiude in sé il bello del colore di fare del bene, ha scelto come primo cantiere di questa importante iniziativa la Fondazione Arché, che si prende cura del nucleo mamma-bambino, accompagnandolo nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa.
Con questo approccio ColorAid ha scelto di lavorare con Fondazione Arché per creare insieme un ambiente confortevole e rassicurante, in cui le giovani mamme che hanno superato tante difficoltà potranno ritrovare equilibrio e solidità per ricominciare a vivere ‘a colori’ con i loro bambini.
E allora un plauso a Colore e Hobby e Radio Colore che ne hanno promosso l’iniziativa e le azienda che, con i loro materiali, hanno reso possibile questo progetto: Amonn®, J Colors (brand Tattoo e Vip); Mirka; Monzo Paint (Pittura La-vagna®); Pennelli Cervus; Prima®; Rigo® e Risanaré®.
Per saperne di più: https://www.radiocolore.it/iniziativa/coloraid/
La verità è che non è semplice scegliere da soli i colori delle pareti, in particolare quando si hanno arredi con un carattere molto forte che fanno la parte dei protagonisti.
Con questo post cerchiamo di chiarirvi le idee e rendervi la vita più semplice nella scelta dei colori per le pareti delle cucine. Data la difficoltà a generalizzare, partiamo da uno stile e vediamo la palette che secondo La Coloratrice, meglio si adatta a questa parte della casa.
Partiamo da una cucina industrial style.
Ogni cucina ha delle caratteristiche e colori particolari, quella nella foto riesce a mixare un elemento naturale come il legno ad una linea estremamente pulita, con dettagli che la annoverano tra le cucine dallo stile industriale.
Se avete una cucina simile, o siete intenzionati ad acquistarne una, potete abbinare colori a parete che vanno dai grigi caldi a quelli più freddi, fino a tortora. L’importante è che troviate la tonalità che richiami almeno un particolare.
Se avete la fortuna di vivere in un ambiente ampio e luminioso, potete azzardare con colori più scuri, fino ai neri extra opachi. E’ una scelta molto audace ma, come vedete nella foto, crea grande impatto.
Infine tra i colori fuori dal coro, suggeriamo un rosso scuro e intenso. Questo colore valorizza il legno e crea un forte contrasto con il bianco laccato. Se optate per un colore che stacchi completamente, non dimenticate di richiamarlo con qualche oggetto in tinta.
Se vi piace la cucina, ecco qualche informazione: vera essenza di legno di rovere nodato e laccato materico bianco con top e schienale Iron Grey in Neolith. La composizione è proposta nella versione con ante, cassetti e cestoni con gola.
Per maggiori info su cucina o una consulenza personalizzata per i vostri arredi, potete rivolgervi a La Griffe Arredamenti www.arredamentilagriffe.com
OVVERO, QUANDO VUOI RENDERE LA TUA CASA PIU’ APPETIBILE PER LA VENDITA O L’AFFITTO, ANCHE QUANDO SI TRATTA DI CASE PER VACANZE.
Si fa strada ormai da qualche tempo, per chi affitta una casa per brevi periodi o per vendere meglio, l’intervento di un home stager, persona in grado di cambiare volto all’immobile e renderlo attraente agli occhi dei possibili affittuari o turisti. Non sempre, infatti, è facile affittare o vendere la propria la casa, in particolare oggi dove l’offerta e la presenza di case sfitte è molto alta.
Per questo, l’home staging, potrebbe essere la soluzione giusta.
home staging o valorizzazione immobiliare è quell’insieme di tecniche per presentare al meglio un immobile sul mercato.
L’home staging in genere si concentra sulle case in vendita, “mettendole in scena” con interventi mirati per renderle attraenti agli occhi degli acquirenti. Ma sono sempre di più gli affittuari italiani che richiedono l’intervento di un home stager per attirare i turisti.
Rispetto all’home staging classico per le case in vendita, dove l’allestimento è temporaneo, per le case vacanza i tempi e costi di intervento diventano più importanti, ma comunque contenuti.
«Nel caso di immobili destinati alla ricettività interventi e arredi sono permanenti, quindi il lavoro dell’home stager è quello di ricercare e proporre ai proprietari gli elementi che poi installerà» precisano Fosca de Luca e Michela Galletti dell’associazione Home Staging Lovers.
La giusta illuminazione, un colore nuovo per una parete, un mobile che acquista nuova vita se ridipinto, tanti accorgimenti che aumentano il senso di relax e accoglienza, ricordano de Luca e Galletti: «Sono i piccoli dettagli che fanno davvero la differenza».
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Per informazioni o curiosità potete visitare www.homestaginglovers.it, sito dell’associazione degli home stager italiani, i professionisti della valorizzazione immobiliare che preparano gli immobili per una loro collocazione sul mercato veloce e redditizia.